Hanno vinto le inchieste, la voglia di capire e di andare fino a fondo a storie difficili o dimenticate. “Veleno” di Pablo Trincia e “Cacciateli!” di Concetto Vecchio sono i due vincitori, ex aequo, dell’edizione 2020 del Premio Estense.
Il verdetto è arrivato alla sesta votazione, con 20 preferenze ciascuno, e ha messo d’accordo la giuria tecnica presieduta da Guido Gentili e quella popolare. Entrambe le giurie si sono riunite sabato mattina (26 settembre) al Teatro Comunale di Ferrara.
“Veleno” di Pablo Trincia (edito da Einaudi) è il racconto di una vicenda giudiziaria che ha distrutto intere famiglie nella Bassa Modenese.
“Cacciateli” di Concetto Vecchio (edito da Feltrinelli) è la vicenda dei migranti italiani in Svizzera a fine anni Sessanta. Le tribolazioni degli stranieri-déraciné di casa nostra sono raccontate attraverso la storia familiare della penna di Repubblica.
Gli altri due libri finalisti erano “Fffortissimo” di Alberto Sinigaglia edito dall’Accademia Perosi, e “Sospettosi” di Silvia Bencivelli, edito dai Einaudi.
Nella cerimonia conclusiva, condotta da Cesara Buonamici al Teatro Comunale di Ferrara è stata consegnata l’Aquila d’Oro a Pablo Trincia e Concetto Vecchio e il Riconoscimento Granzotto “uno stile nell’informazione” a Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera.
Grande soddisfazione da parte del Presidente della Fondazione Premio Estense Gian Luigi Zaina che ha vinto la “scommessa” di un’edizione in presenza e in tutta sicurezza, ma anche quella della sfida digitale che ha visto approdare sui social lo storico premio, con eventi collaterali e cerimonie in diretta streaming.